Martinho Dias was born in 1968 in Sto. Tirso. He currently lives in Trofa, where he has a studio.
He has a master's degree in Fine Arts – Painting, from the Faculty of Fine Arts of Porto.
It is not possible to remain indifferent to Martinho Dias' painting. He captures your gaze, if nothing else because of the unusual break of formal environments he offers us. The dissonant element [...] introduces a caricatural and political dimension that arouses an interpretive gaze. And those who see must reflect, even if art, as Freud intended, may be incomprehensible and enigmatic. Martinho Dias asks us for the effort of reason to give in to the delight of the eye.
And it is not difficult. Through the tension that the faces convey, through the vigorous and markedly gestural smudge, through the light and the contrast of colours and through the irony, certainly, sometimes caricatural and satirical.
To remain indifferent to Martinho Dias' painting is to remain in disquiet and ambiguity. And we men, using the scalpel of explanatory reason, tend towards what is comfortable and right. The question is whether we get there.
António Tavares (Writer)
Lo Strumento della Creazione – Written Painting by Gianluigi Trovesi
170 x 170 cm
Acrylic on canvas
2005
(Exhibition at Espinho Municipal Museum, Portugal, 2015)
LO STRUMENTO DELLA CREAZIONE
Written Painting by GIANLUIGI TROVESI
…Si narra che verso la fine del XVII secolo un certo Signor Denner, forse ispirandosi o modificando uno strumentaccio chiamato Chalumeau, abbia costruito il primo clarinetto. Dopo pochi decenni l’umanità si trova in possesso di uno strumento dotato di un’estensione di quattro ottave, una dinamica che va da un pianissimo inudibile ad un fortissimo degno di una tromba, una varietà timbrica che va dalla morbidezza del velluto alla durezza di un diamante; uno strumento che, introdotto in orchestra, risolve il problema della compattezza timbrica dei legni e costituisce una delle condizioni per la formazione dell’orchestra moderna e che, introdotto nella banda, dà un impulso decisivo alla evoluzione di questo complesso. Bravissimo Signor Denner!! Un’invenzione straordinaria!! Incredibile!! anzi….. POCO CREDIBILE!..... Tant’è vero che io credo che il primo clarinetto sia nato non solo prima del Signor Denner, ma prima dell’uomo stesso. Sono convinto che una “vibrazione originò l’Universo”; che tale vibrazione – generata mediante un’ancia battente introdotta in un tubo cilindrico – produsse un suono pregno di armonici “positivi” alla distanza di una dodicesima; che gli armonici “positivi” crearono la vita sulla terra. Dal che si evince che DIO È STATO IL PRIMO CLARINETTISTA oppure, a piacere, È EGLI STESSO “IL” CLARINETTO. Nell’Eden sono le vibrazioni “positive” che mantengono la felicità. Ma Eva ed Adamo mangiano la mela e Dio fa sparire le vibrazioni “positive”. Da questo momento l’uomo cerca con fatica di ritornare alla situazione primitiva, ma I suoi sforzi producono solo strumenti che hanno in sé vibrazioni “negative”, capaci di distruggere più che di costruire (vedi Trombe di Gerico). DIO però, che tutto vede e provvede, nella Sua infinita bontà torna in soccorso dell’Umanità qualche decennio prima di generare MOZART. Si serve del Signor Denner, gli appare in sogno e gli insegna a costruire lo Strumento della Creazione. Morale: “POICHÉ IL CLARINETTO È LO STRUMENTO DELLA CREAZIONE DIVINA, È DATA ALL’UOMO CONTEMPORANEO LA CAPACITÀ DI SERVIRSENE CONSAPEVOLMENTE PER PRODURRE, ATTRAVERSO IL SUONO, LA PERFEZIONE.
Gianluigi Trovesi
Italia, giugno 2003